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SARONNO – Nel suo intervento durante il consiglio comunale del 29 novembre, il capogruppo di Obiettivo Saronno Luca Amadio ha posto l’accento su come “per l’ennesima volta i complessi documenti inerenti al bilancio sono stati forniti ai consiglieri comunali l’ultimo giorno utile da regolamento, ovvero solo 5 giorni prima del consiglio, e che, conseguentemente, la commissione bilancio si è tenuta la sera prima del consiglio stesso, senza alcuna possibilitá di potersi preparare in maniera dettagliata e approfondita a riguardo”.

E continua rimarcando come “nella stessa delibera sono state inserite ben 2 variazioni di bilancio, di cui una è una ratifica di giunta, la quale, anche in questo caso per l’ennesima volta, era stata adottata in via d’urgenza prima di essere portata in consiglio comunale. Una delibera talmente confusionaria che è passata con una risicata e imbarazzante maggioranza (13 a 12). Ci chiediamo quanto Saronno meriti un’amministrazione che si regge per un solo voto di differenza, con l’oggettiva conseguenza di paralizzare la cittá in un momento in cui, invece, ci sarebbe da correre una staffetta gloriosa, grazie al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”.

2 Commenti

  1. Ormai siamo ridotti cosi, l’amministrazione delle parole sconfinate un po’ in crisi su tutto, vedi ex. Isotta. Ormai utopia gestire le fioriere in grazia di Dio in centro, dopo 2 anni… (fanno pena), ma siamo attrattivi ovvio 😉
    Un’opposizione di Obbiettivo Saronno ormai ridotta alla polemica bulimica su laqualunque.
    Ho seguito il C.C. si evince chiaramente che sulle dinamiche di un bilancio sbandate… Il Presidente vi ha persino proposto “volete fare una pregiudiziale”, insomma che volete fare? La variazione di bilancio in effetti era banale, se domande le potevate anche fare in commissione…

  2. Diventa fastidiosa la lettura di esternazioni di OS su ogni e qualsiasi argomento che questa Amministrazione legittimata dagli elettoti espone per la sua attività amministrativa. È corretto ricoprire il proprio ruolo ma ponderare e razionalizzare senza oltrepassare il limite di pazienza che l’elettorato ha e che è alla saturazione, dovrebbe essere rispettato.

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