Saronno, arriverà il terzo attraversamento pedonale nell’asse via Miola/via Piave
SARONNO – Ad annunciarlo è stata l’assessore ai Lavori Pubblici Francesca Pozzoli durante la serata “Partecipiamo” organizzata giovedì sera al Palaexbo per il quartiere Regina Pacis.
Negli ultimi mesi sull’asse viario sono stati realizzati due rialzi di carreggiata: il dosso di via Miola subito dopo la rotonda di via Bergamo e quello sull’attraversamento pedonale di via Piave all’altezza di Casa di Marta.
“E’ previsto un attraversamento pedonale rialzato lungo via Piave all’altezza di via Bainsizza partendo dall’intervento privato che si facendo proprio in quella via”.
Ma l’assessore che è intervenuta in risposta all’intervento di un cittadino che segnalata l’eccessiva velocità nel primo tratta delle via Piave subito dopo la rotonda con via Lombardia non esclude l’arrivo di un quarto rialzo: “C’è in corso lo studio generale del traffico urbano a cui abbiamo sottoposto questa problematica e quindi non è escluso che poi se ne inserisca un altro attraversamento rialzato verso l’inizio dell’arteria. Al momento comunque abbiamo queste due situazioni una realizzata e una da realizzare in futuro”.
L’assessore Franco Casali ha sottolineato come la realizzazione di attraversamenti rialzati sia anche legata alla disponibilità di fondi “visto che per ogni intervento servono almeno 15 mila euro”.
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Commenti
Egregio signor Gagliardi, lei ha fatto la perfetta analisi e sintesi sullo stato di percorrenza della via Piave. Personalmente opterei per le i rilevatori di velocità. Chi trasgredisce paga. Il portafoglio è un ottimo dissuasore.
e dato che l’intervento previsto è quello di fare altri “trampolini olimpionici” direi che abbiamo tutti capito che la direzione che sta prendendo questa amministrazione è totalmente errata
Capisco che per i disfattisti come lei la direzione intrapresa dall’amministrazione, ovvero ascoltare le esigenze dei cittadini e metterle in pratica (basta leggere questo articolo e gli altri del ilSaronno che capire che ci sono stare diverse richieste da parte dei cittadini per i dossi) sia destabilizzante, sempre meglio non fare nulla, ma le ricordo solo che prima si chiedavano i dossi e non si veniva per nulla ascoltati.
Veramente ci sono numerosi pareri contrari e sono state segnalate varie problematiche su questi dossi, quindi le perplessità sono più che lecite.
A volte fare nulla è meglio della “soluzione” !Ma è ovvio che chi fa delle scelte è criticabile, chi non fa nulla può sempre addurre delle scuse, è la scelta più di comodo che esista.
Avessero messo i rilevatori avrebbeydetto che fatto solo per prendere soldi
Io sono nato e vissuto in quella via e sono tra quelli che la percorre tutti i giorni, a qualunque ora, in moto e sicuramente non a 30km/h come venne a tutti imposto oltre 10 anni fa.
Via Piave è una strada larga, dritta e illuminata. E’ periferica, di collegamento e ad alta percorrenza, dove non c’è alcuna necessità pedonale, perché non esistono negozi, servizi, uffici o scuole. Gli unici rari pedoni sono i pochi residenti delle villette.
Difatti, nessuno si è mai preoccupato negli ultimi 30anni di allargare i marciapiedi, sui quali a malapena riesce a starci un passeggino, tantomeno di farci una mini pista ciclabile.
I punti nevralgici di pericolo di via Piave sono 3, da sempre.
1) L’incrocio con la via che porta al minigolf, da cui sbucano sempre i cofani delle numerose auto che escono senza vedere chi è già su via piave, col rischio di schiantarcisi contro: si risolverebbe rendendo quella traversa a senso unico in direzione verso il minigolf;
2) l’incrocio con casa di marta, alla vecchia pesa, dove non occorreva un dosso alto come un trampolino olimpionico ma semplicemente una mini-rotonda, con attraversamento pedonale, per aiutare le auto che vogliono svoltare, che ora all’improvviso senza freccia inchiodano o si slargano (tuttora nonostante il dosso).
3) l’intersezione con le vecchie rotaie ferroviarie, dove è completamente assente un marciapiede o dei pali di protezione, dove il muro di una casa si slarga invadendo la carreggiata.
Ad ogni modo, un dosso dovrebbe essere alto come quelli dietro l’ospedale, sulla strada della Robur, cioè alto a sufficienza da obbligarti a rallentare ma non tale da dover inchiodare e saltare, per poi dopo in ripresa far sgasare le marmitte di camion, auto e moto per ripartire e accelerare.
Saranno contenti i residenti di sentire lo smog degli pneumatici che frenano e delle marmitte che riaccelerano? bah..
La via che porta al minigolf si chiama via Ungaretti, ci abito da oltre 30 anni e ci esco ogni mattina, non sbuca nessun cofano in situazione di pericolo.
Il problema di quella via è che è nata 40 anni fa come strada residenziale, da qualche anno è stata aperta una palestra che fa 24/7 e successivamente una discoteca (non so se rendo l’idea, una DISCOTECA !!!) che ha aumentato in modo spropositato il traffico e il fastidio per i residenti !
Ancora qualche dosso e poi via piave sarà sopraelevata
mi piacerebbe sapere cosa succede in un’ambulanza diretta verso l’ospedale in codice rosso .. vuoi non farli 4 salti?
Beh ma tanto poi lo si porta in bici ?? se serve…
Ma perché nn metterne anche su Viale Lombardia, almeno 3 ci stanno… Poi ai talebani del “dosso” facciamo avere il rapporto inquinamento aria e traffico in tilt …
Costi/benefici ?Si trova sempre qualcosa per criticare, questo o il suo contrario
Non è una critica la mia. Non sto giudicando.