Sant’Antonio: decennale con carrozze, torce e il ritorno del falò
SARONNO – “Il decennale è per noi una ricorrenza importante che vogliamo festeggiare con un nuovo momento di piazza e soprattutto coinvolgendo ancor di più i nostri studenti perchè l’obbiettivo principale di questa manifestazione è quello di tenere vive e tramandare le nostre tradizioni”.
Così gli attivisti del gruppo storico “Sant’Antoni da Saronn” presentano il tradizionale appuntamento con la rievocazione e la sagra che animareranno la città degli amaretti da sabato 14 a martedì 17 gennaio. La manifestazione è giunta quest’anno alla sua decina edizione punta su un mix di elementi della tradizione con alcune novità.
SABATO 14: TRA MAGIA, CARROZZE E FIACCOLE
Si parte sabato 14 gennaio con l’allestimento del bordo contadino in via D’Annunzio davanti alla chiesetta dedicata a Sant’Antonio. Il borgo sarà attivo fino a martedì 17 gennaio con personaggi in costumi ottocenteschi, animali da corte, venditori ambulanti e giochi per grandi e piccoli. Per tutta la durata della manifestazione a partire da mezzogiorno sarà possibile gustare i piatti della tradizione come trippa, panini con salamelle e vin brulè. Non mancherà la possibilità di degustare prodotti tipici lombardi. Tornando a sabato alle 14,30 e alle 16 con “Magic John show” lo spettacolo di magia dedicato ai più piccoli. Nell’intervallo, alle 15,30, si terrà la premiazione del concorso cittadino per le scuole primarie a cui è stato chiesto di “raccontare eventi della storia cittadini nel periodo storico tra il Trecento e l’Ottocento”. Gli elaborati saranno esposti per tutta la durata della manifestazione. La grande novità dell’edizione 2017 sarà alle 17 con la sfilata di carrozze antiche alla luce delle torce. La serata si concluderà con la polentata al borgo contadino seguito dall’esibizione del gruppo folkloristico della Val Cavargna che proporranno canzoni dell’area insubrica accompagnate da fisarmonicisti.
DOMENICA 15: DANZE ANTICHE, RIEVOCAZIONE E CANTI D’OSTERIA
Domenica mattina si partirà per la prima volta con una proposta al mattino: dalle 10 alle 13 al Danzarte Studio, in via san Francesco 15 si terrà lo stage di danza antica “Le grazie d’amore”. Tutto confermato per la decima edizione del corteo storico con la rievocazione dei
momenti più significativi della storia della chiesetta di Sant’Antonio (dal 1300 al 1800) seguita dall’esibizione dei gruppi folkloristici. Dopo la cena al borgo contadino e i canti d’osteria.
LUNEDI’ 16: SCOLARESCHE PROTAGONISTE
La giornata di lunedì sarà dedicata agli studenti con le visite guidate al borgo contandino, alla chiesetta con spiegazioni e descrizioni del mondo contadino. Ale 20,30 appuntamento con la preghiera nella chiesetta di Sant’Antonio.
MARTEDI’ 17: LA SAGRA
Gran finale martedì 17 gennaio con la tradizionale sagra. Accanto al borgo contadino, attivo dalla mattinata, ci sarà il tradizionale mercatino di bancarelle. All’oratorio della Sacra Famiglia dalle 14 alle 19 la benedizione delle auto e alle 15 davanti alla chiesetta quella degli animali. In serata dopo la cena a base di polenta e formaggio, spazio all’intrattenimento musicale con la banda fino alle 21,15 quando sarà acceso il falò di Sant’Antonio alla sua seconda edizione.
08012016
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Commenti
Ma di cosa stiamo parlando? Altro che inquinamento da falò …… c’è ne sono altri ben peggiori e che ricorrono tutto l’anno. Lasciamo almeno in pace queste ultime tradizioni che ci rimangono.
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mariolino metti giu’ il fiasco
Ma di cosa stiamo parlando? Altro che inquinamento da falò …… c’è ne sono altri ben peggiori e che ricorrono tutto l’anno. Lasciamo almeno in pace queste ultime tradizioni che ci rimangono.
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tradizioni di altri paesi limitrofi ma non di saronno
Quindi non mangiate pizza per un po’ e siamo pari
Ah ah ah
la seconda edizione di un falò nel periodo di maggior inquinamento dell’aria. Quindici minuti di combustione libera di un falò immette nell’aria sostanze inquinanti pari all’inquinamento prodotto dai forni a legna di TUTTE le pizzerie di Saronno nell’arco DI UN MESE!
Questa non è ritorno alle tradizioni, questo è puro egoismo e miopia. I polmoni dei più deboli ringraziano.
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Purtroppo cara Giulia non devi essere anti-tradizionalista sebbene possa in qualche modo anche essere d’accordo con te circa la loca utilitá del faló. Ma la tradizione radicata della nostra cultura lo vuole! D’altra parte personalmente potrei anche rinunciarvi, ma di pari passo si facciano chiudere tutte le pizzerie a forno a legna per tutto il periodo invernale e si vietino i fuochi di capodanno e non si permetta piú la circolazione delle auto e non da ultimo che dire degli impianti di riscaldamento! Quindi sará anche una tradizione ma giusto che si faccia come tutte le altre attivitá inquinanti
Saluti-
il falò di sant’antonio a saronno non è mai stato fatto è una invenzione di questi signori della rievocazione. a suo tempo presso la chiesetta veniva allestita una ruota girevole con i premi della lotteria.
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Sig. Anonimo,
valga il vero. Leggo su “Saronno mia” (1959) di Vittorio Pini: “La sagra di S. Antonio Abate, in gennaio…Con la luminaria, il falò… la filza (firon)…”.
Ricordo un mio tema, alle scuole elementari alla fine degli Anni Quaranta, con la mia descrizione del tradizionale falò, alimentato anche dai “margarasch” (fusto del granoturco).
Sig. Anonimo, o Lei è giovane o non Saronnese…comunque non informato.
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verissimo Giulia, se poi aggiungi l’inquinamento dei botti di fine anno sai che bello.
Poi escono fuori che non puoi usare la macchina ( comperata in regola ) perchè inquina.
A proposito, le varie ordinanze di divieto dei botti di fine anno nel nostro circondario non le ha ascoltate nessuno…Alla faccia dei sindaci!-
parliamo anche di coloro che per dare un tono al proprio appartamento accendono il camino? e senza dimenticare coloro che usano le stufe i pellets che inquinano di brutto.
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