Conte ad Atreju: “Ci deve essere una misura: la cortesia non sembri complicità”
SARONN – Riceviamo e pubblichiamo la nota del consigliere comunale indipendente Alfonso Indelicato dal titolo “Accade ad Atreju”.
Ora diranno che Conte, ad Atreju, l’avevano invitato prima. Prima, cioè, del giro di valzer che ha resuscitato i politicamente defunti e fatto apparire terribilmente vecchio e carico di vizi atavici un movimento che si spacciava per nuovo. Come se nessuno, in piazza Paganica, fosse in grado di scrivere due righe di telegramma con cui cortesemente informare il capo del governo che l’invito, considerata la mutatio temporum, era annullato.
Ora diranno che la battaglia politica può essere aspra ma deve essere combattuta cavallerescamente, e che quindi non vi è nulla di male ad invitare l’avversario ad una festa del proprio partito. Come se Conte fosse un semplice avversario politico e non un simbolo, un emblema, un riassunto, di quella varietà di italiano che la Destra a parole ha sempre combattuto, quell’ italiano fatuo e opportunista che Sordi e Tognazzi hanno magistralmente rappresentando in decine di film.
Lo spettacolo di La Russa che prima dell’ingresso di Conte nella sala convegni raccomanda ai giovani il silenzio “che è il modo migliore per dimostrare come la pensiamo”, e del servizio d’ ordine che bruscamente zittisce la platea alla quale sacrosantamente ribolle il sangue, rimarrà tra le pagine controverse di questo piccolo partito, ed ha il suo pari in quello della Meloni che sbaciucchia l’azzimato Del Rio per consolarlo, poverino, dell’essere stato fischiato: baci all’avversario che sono altrettanti schiaffi ai ragazzacci di piazza.
Perché è vero che l’avversario lo si tratta con fair play e lo si può bene invitare alle proprie assise, ma ci deve pur essere una misura nei comportamenti che marchi le distanze, affinché la cortesia non sembri complicità e non si dia ai giovani la sensazione di essere la carne da cannone destinata sempre e per sempre a servire a un’indistinta casta la quale recita la commedia di chi governa e di chi fa l’opposizione.
22092019