I saronnesi “s’impossessano” del parco sigillato
SARONNO – E’ bastato sciogliere uan fascetta metallica e spostare di qualche metro un pezzo di recinzione metallica per permette ai bimbi saronnesi di salire sullo scivolo, spingersi sulle altalene, giocare con le giostrine a molla e con la buca della sabbia. Tutti arredi, come le panchine e i cestini, posizionati 4 anni fa ma mai utilizzati. Già perchè da qualche tempo i residenti di via Parini e di via Cattaneo si sono impossessati del parco giochi sigillato dal 2009.
Il primo ad accendere i riflettori sulla vicenda con un appello era stato nel mese di dicembre Michele Castelli, il fondatore di “Onda italiana” aveva rivolto un appello all’Amministrazione affinchè il parco fosse aperto al più presto in modo da permettere ai piccoli di giocare nell’area verde invece che nel parcheggio.
Del resto il parco giochi è arredato, con tanto di impianto di illuminazione perfettamente funzionante ormai da 4 anni solo non era mai stato aperto. L’intera area è chiusa da una recinzione da cantiere di legno e metallo che impedisce l’accesso a grandi e piccoli. La voglia di giocare però è stata più volte dei divieti e qualche papà ha aperto un varco per sè e per i propri piccoli.
Per altro ultimamente al problema della chiusura si è aggiunto anche quello della scarsa manutezione: fino a qualche mese fa infatti l’erba all’interno veniva regolarmente tagliata mentre ora è alta oltre 50 centimetri.
il parco sigillato oggi
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il parco sigillato quest’inverno
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25072013