Gilardoni rinuncia alla fascia: Pd a caccia del piano B
La conferenza per ufficializzare la nomina già stata convocata ma dopo aver chiesto un momento di riflessione l’ex segretario del Pd attualmente consigliere comunale delegato al Commercio ha deciso di rinunciare. Troppo forti le pressioni per l’attività professionale che avrebbe dovuto lasciare per fare il sindaco. La decisione è emersa per la prima volta sabato in una riunione tra tutti i partiti della coazione di centrosinistra che guida la città ed è stata rimarcata ieri sera in una vivace riunione del Pd.
E ora che si fa?
Gilardoni rivestiva talmente bene il candidato che il centrosinistra cercava (uomo d’esperienza conoscitore della macchina comunale e della politica e apprezzato dalla società civile e dagli alleati) che non era stato definito un piano B.
Le strade sono due: le primarie oppure una scelta del direttivo tra i candidati papabili, ossia Augusto Airoldi presidente del consiglio comunale, il vicesindaco Valeria Valioni e il giovane segretario del Pd Francesco Licata, delfino di Gilardoni, uscito vincitore dal sondaggio (assolutamente non scientifico) de ilSaronno . Il no di Gilardoni riaccende le possibilità anche dei candidati dei partiti che fanno parte della coalizione da Giuseppe Nigro (Psi) a Franco Casali (Tu@Saronno).
Una situazione decisamente complessa che potrebbe finire per richiamare in campo l’attuale sindaco Luciano Porro: il primo cittadino ha dichiarato di volersi ritirare dalla vita politica per fare il papà e il medico ma in diverse occasioni “a microfoni spenti” si sarebbe detto disponibile a pensare ad un secondo mandato “ma solo in caso di estrema necessità”.
04022015