Sicurezza Groane, emergenza spaccio, infiltrazioni ‘Ndrangheta: interviene il Pd
15 Giugno 2016

CERIANO LAGHETTO – I fatti delle ultime settimane, degli ultimi mesi, hanno scosso particolarmente la comunità cerianese. Il problema dello spaccio nel Parco delle Groane e lungo la tratta ferroviaria Saronno- Seregno è sotto gli occhi di tutti. Numerosi gli interventi delle forze dell’ordine, numerosi gli arresti e i sequestri di sostanze stupefacenti. Ma la sezione locale del Partito Democratico vuole dare una visione diversa del problema, cercando di arrivare alle origini e proponendo una serie di soluzioni, di azioni mirate e, nelle richieste, condivise. Il Pd Cerianese, che ipotizza ci sia la lunga ombra dell’Ndrangheta in questo proliferare di microcriminalità, ne ha per tutti, per lo Stato e per la magistratura, per i comuni delle Groane e per il Parco, ma soprattutto ne ha per l‘amministrazione cerianese alla quale vengono chiesti interventi in 7 precisi punti, come potete leggere di seguito. E lo fa con una lettera aperta indirizzata Al Prefetto, a Ceriano e ai Comuni del Parco delle Groane, al Parco delle Groane e ai cittadini. Una lettera che abbiamo scelto di riportare integralmente per non trascurare nessun aspetto della segnalazione arrivata dal Pd.
(In foto il segretario locale Denis Pietro Zuffellato)
DROGA, CRIMINALITA’ E ‘NDRANGHETA: DUE FACCE DELLA STESSA MEDAGLIA ANCHE A CERIANO
Questa nostra è dedicata ai temi della sicurezza, della droga e della criminalità: temi che ci riguardano direttamente sui quali è necessario un coinvolgimento attivo dello Stato, della Regione sino ad arrivare al Parco delle Groane e ai nostri comuni: ultimo livello amministrativo in cui si scaricano le conseguenze più gravi in termini di sicurezza e di ordine pubblico.
Come sapete Ceriano è colpita, da tempo e oggi a livelli intollerabili, dal fenomeno dello spaccio di droga e da una microcriminalità ad esso collegata (prostituzione compresa), soprattutto nelle zone delle stazioni ferroviarie e nel parco delle Groane, riverberandosi poi nel tessuto residenziale del paese con zone particolarmente colpite come il centro e l’area delle scuole) e l’intera frazione del Villaggio Brollo. La cronaca, non solo locale, ne sta dando ampia eco!
Di fronte all’aggravarsi di questa situazione tutti quanti: amministrazione, minoranze e cittadini, dobbiamo essere uniti nella lotta alla criminalità e nell’ancor più importante promozione della cultura della legalità, condividendo azioni, scelte e prassi di buon governo. Il PD cerianese sta lavorando da tempo sul tema della legalità e sullo studio del fenomeno dell’infiltrazione ‘ndranghetista sul territorio brianzolo. Abbiamo organizzato due appuntamenti con Giorgio Garofalo di Brianza Sicura e con la senatrice Lucrezia Ricciuti, membro della commissione antimafia e che con “La meglio Italia “sta portando avanti un progetto importante sul territorio. Da queste serate di approfondimento è emerso un quadro molto preoccupante che richiede di mettere in atto – sin da subito – azioni di controllo e di presidio, anche a livello locale.
Attorno a Ceriano ci sono state amministrazioni comunali commissariate per ‘ndrangheta (vedi il caso della giunta PdL di Desio); ci sono stati arresti importanti ed operazioni energiche della magistratura e della polizia (Operazione Infinito) a Cesano, Seveso, Lissone, Monza: operazioni che hanno colpito le ‘ndrine più potenti (famiglie capo clan calabresi) presenti sul nostro territorio. La ‘ndrangheta calabrese è presente in tutta la nostra provincia in maniera capillare: è riuscita ad inserirsi nelle amministrazioni, nell’economia e nella società con un paziente ma costante lavoro di infiltrazione nel territorio.
Una presenza così ramificata della criminalità organizzata di stampo mafioso non può non farci escludere una relazione stretta tra il fenomeno dello spaccio (fenomeno che ci riguarda più direttamente) con quello della ‘ndrangheta i cui profitti, lo ricordiamo, provengono prevalentemente dal traffico di stupefacenti per poi venire riciclati nei settori della ristorazione e dell’edilizia. Dunque, ci troviamo di fronte ad un problema complesso che richiede risposte articolate ed efficaci, coordinamento e determinazione, senza scadere nei soliti slogan propagandistici.
In molti chiedono – e a ragione – che lo Stato intervenga in maniera decisiva. Dobbiamo pretenderlo. Dobbiamo chiedere allo Stato di garantire la nostra sicurezza e la nostra serenità, come pure, di fronte ad un fenomeno di migrazione così grande, dobbiamo saper coniugare la doverosa accoglienza dei più deboli (tra cui molti bambini ed anziani) con la dura repressione dei delinquenti che sfruttano queste ondate di persone bisognose per entrare nel nostro territorio a delinquere.
Ma quando lo Stato chiama, le amministrazioni devono rispondere! Nel nostro territorio il prefetto (che per noi è lo Stato) ha coinvolto i sindaci dei comuni delle Groane per pianificare un lavoro coordinato di presidio e di prevenzione, ma alcuni di questi non hanno ritenuto di dover partecipare. Altri hanno fatto un passo indietro di fronte a richieste concrete. Questo è un fatto grave e inaccettabile!
Così come si pretende la presenza dello Stato, paventando persino l’intervento dell’esercito, noi dobbiamo pretendere che i nostri amministratori siano parte attiva in questa lotta rispondendo prontamente quando vengono chiamati, anche se non ci sono telecamere ad aspettarli! Non si sconfigge la criminalità con la propaganda ma con un impegno continuo che deve andare oltre le appartenenze e le bandiere politiche; la criminalità si sconfigge se si parte dalla consapevolezza che la ‘ndrangheta c’è ed agisce – purtroppo – anche qui vicino a noi.
Negarla non aiuta ad arginarla.
Lo spaccio è l’ultimo anello di una filiera criminale molto articolata e potente. E’ una pagliuzza nell’occhio da eliminare ma il problema vero sta nell’albero che ci può cadere sulla testa. Inutile proporre soluzioni fai fa te (ronde e manganello contro magrebini ed extracomunitari) per ottenere facile consenso. Dobbiamo iniziare un lavoro serio tutti insieme!
I problemi sono diversi e di natura complessa: serve un’azione congiunta che deve consistere nel presidio e nel controllo del territorio anche attraverso una cooperazione con le amministrazioni comunali a noi vicine, con le polizie municipali, con il Parco delle Groane, con le forze dell’ordine e con la prefettura.
IL PROBLEMA DI CERIANO NON PUÒ E NON DEVE ESSERE SOLO DI CERIANO! SERVE UNA COMUNE ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DI TUTTI!
Solaro ha dichiarato la sua disponibilità così come altri comuni hanno fatto. La nostra amministrazione deve evitare di chiudersi su se stessa ed aprirsi alla collaborazione intercomunale, lo ripetiamo, al di là delle appartenenze politiche!
Poi, e forse ancor di più, serve lavorare con i più piccoli sulla promozione di una vera e condivisa Cultura della Legalità. Libera, Brianza Sicura, La Meglio Italia sono solo alcune delle realtà che si impegnano in questa direzione: dobbiamo attingere dal loro lavoro e aiutarle quanto più possiamo. Il PD cerianese si farà promotore nei confronti dell’amministrazione comunale di far recepire il manifesto della legalità di Brianza Sicura, di far conoscere la carta di Pisa e il Protocollo di Merlino, documenti che stanno dando i primi ed importanti risultati partendo proprio dal livello comunale con mezzi e soluzioni pratiche, efficaci e tempestive.
ALLO STATO, ALLA REGIONE, ALLE FORZE DELL’ORDINE E ALLA MAGISTRATURA chiediamo azioni concrete mirate contro la criminalità organizzata presente in Lombardia, vera causa dei gravi problemi che ha investito come uno tsunami Ceriano Laghetto!
AL PARCO DELLE GROANE E AI COMUNI CHE NE FANNO PARTE chiediamo di non essere sordi al nostro grido di denuncia e, ancora, di lavorare per coordinare insieme un’azione efficace di presidio sotto la regia della prefettura.
ALLA TRENORD chiediamo di potenziare le attività di controllo e sicurezza, anche sui treni, soprattutto nella tratta (ormai tristemente conosciuta) S9 da Saronno a Seregno.
AL COMUNE DI CERIANO LAGHETTO CHIEDIAMO:
1. di risolvere alcuni problemi più pratici e semplici ma che potrebbero dare un contributo importante alla sicurezza di chi frequenta la stazione. Da ormai 3 anni chiediamo alla commissione urbanistica di aprire un cancello nella stazione del Brollo che consentirebbe di raggiungere il binario per Saronno e di uscire dalla stazione senza dover percorrere il sottopassaggio, occupato spesso da spacciatori e tossici. Tra l’altro quest’apertura costituirebbe l’unica possibilità per un disabile di raggiungere il binario 2. Richiesta ribadita qualche settimana fa anche dall’Associazione “Amici del Villaggio”. Questo piccolo ma significativo intervento richiede di coinvolgere la Terninox per raggiungere un accordo con loro. Da tre anni non abbiamo avuto risposte!
2. di evitare la propaganda e lavorare seriamente sulla sicurezza;
3. di collaborare con tutti gli enti del territorio al di là delle bandiere politiche;
4. di amministrare con assoluta trasparenza limitando al massimo la discrezionalità ed ogni forma di conflitto di interessi;
5. di fare molta attenzione nella stesura dei bandi perché, al di da di una formale regolarità delle aziende sulla carta, alle volte, si nascondono elementi e circostanze che dovrebbero metterci in allerta rispetto al fenomeno dell’infiltrazione mafiosa. Si consideri che la ‘ndrangheta è un’organizzazione regionale familistica ed è quindi necessario fare attenzione alla provenienza e alla vicinanza di alcuni soggetti a determinate famiglie e ad ambienti ambigui.
6. di costruire meccanismi di controllo anche nei cantieri edili privati finalizzati ad individuare e segnalare soggetti in odor di ‘ndrangheta (si veda il Protocollo di Merlino);
7. una condivisione piena di intenti per far fronte comune contro una criminalità non più tollerabile aderendo in primis al manifesto di Brianza Sicura.
Su questi temi all’amministrazione comunale noi offriremo la nostra massima collaborazione.
Ai cittadini cerianesi diciamo che Ceriano Laghetto non è più un’isola felice ma un territorio in cui troppe cose non funzionano e problemi nuovi stanno comparendo con prepotenza. In pochi lo sanno, distratti da una propaganda continua che parte dalle scuole per arrivare alle associazioni e da un clima apparentemente spensierato che poco può fare salvo alimentare l’indifferenza e il populismo!
Non si tratta di sollevare preoccupazioni inutili: la realtà che ci circonda è intrisa di ‘ndrangheta e di droga.
La provincia di MB è una delle 4 provincie italiane con la più alta percentuale di infiltrazione mafiosa…e siamo in Lombardia, una regione in cui alcuni politici hanno sostenuto con orgoglio che la mafia non c’è! Sappiamo, purtroppo, che non è così!
Basti questo per convincerci che si deve iniziare subito un lavoro lungo ed impegnativo anche a Ceriano. Un lavoro che, se condiviso, potrà aiutarci a proteggerci meglio.
15062016
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Commenti
Sono sceso a cercano groane questa sera e la situazione è fuori controllo non appena sono ripartiti i due treni loschi personaggi sono usciti dal bosco mentre i clienti barcollanti attraversavano i binari. Quelle stazioni VANNO CHIUSE PER ORDINE PUBBLICO e ci vuole un presidio h24 dell’esercito. Questa sera mi sono sentito in pericolo. Gabriele
Chiarire meglio ed esplicitare: quando è stato convocato questo incontro? Dove? Chi non ha partecipato? Chi si è tirato indietro? lo scrivente mi sembra piuttosto vago..
inoltre, in che sede Solaro ha dato disponibilità? Per fare che? Con quali mezzi? Cosa nel concreto? la sensazione è che il segretario del pd non abbia davvero il minimo argomento / idea
Ho segnalato di cercare ‘ndrangheta Lega Nord in Google, vengono fuori cose interessanti, ma Giudici che è di parte censura.
il PD predica bene ma razzola male.
Vanno cambiate le leggi a livello statale per non rivedere gli arrestati liberi dipo due giorni. Renzi e compagni zzz…zzz…zzz… se la ronfano!
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Esiste il PD a Ceriano?
Pensavo comandasse solo lo sceriffo Dante Cattaneo
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Anonimo sei proprio uno spasso…… averne simpaticoni come te!!!
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Dicono dicono ma lo spaccio in stazione ce ancora anno tolto addirittura le telecamere, questo mi fa pensare che non guadagnano solo i marocchini. Se vorrebbero li arrestano,perché non lo fanno? E lo sanno che spacciano tutti i giorni dalle 10 del mattino alle 22 di sera.
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Urka, c’é uno piú prolisso di Indelicato, non avrei mai pensato!