Manifesti condannati, Lega furibonda: “Continueremo a chiamarli clandestini”
“La sentenza del giudice della prima sezione civile del tribunale ordinario di Milano, che ha condannato un manifesto a Saronno della Lega Nord “per il carattere discriminatorio e denigratorio dell’espressione clandestini”, è una sentenza che distorce la realtà: dei 181 mila immigrati approdati in Italia nello scorso 2016, secondo i numeri forniti dal ministero degli Interni, appena un migliaio erano siriani in fuga dalla guerra e di questi 181 mila solo due terzi, circa 123 mila, hanno presentato domanda di asilo, mentre quasi 60 mila non l’hanno nemmeno presentata confermando nei fatti di essere irregolari” riepiloga Grimoldi.
Che prosegue
Delle 123 mila domande di asilo presentate ben il 56 per cento sono state respinte, confermando lo status di irregolari e dunque di clandestini di circa 65 mila immigrati cui si aggiungono i 60mila che non hanno presentato la domanda: in tutto 125 mila clandestini su 181 mila. Oltre due terzi. Non solo, delle 123 mila domande esaminate solo il 5 per cento dei richiedenti asilo ha ottenuto il riconoscimento dello status di profugo mentre un altro 35 per cento ha ottenuto una protezione sussidiaria, per ragioni umanitarie o di salute, pertanto non si tratta di profughi ma di immigrati temporaneamente accolti. Pertanto alla luce di questi numeri, con più di 125 mila immigrati clandestini sui 181 mila arrivati in Italia nel 2016, e appena un 5 per cento di loro riconosciuti come profughi, non comprendiamo dove si riscontri il carattere discriminatorio o denigratorio dell’utilizzo del termine clandestini quando due terzi di loro, come verificato dalle commissioni giudicanti, sono appunto dei clandestini. Pertanto noi andremo avanti a definirli tali.
La sezione saronnese della Lega Nord ha preferito non commentare la sentenza.
23022017