Retrostazione: dopo le proteste, il cantiere si stringe
Come detto una parte dell’area dell’ex parcheggio Luini, resa offlimits da un vecchio cantiere per anni, è stata liberata da una squadra di operai e ora si attende un nuovo appalto per completare i lavori all’interno della ex scuola così da rimuovere anche l’ultimo pezzo di cantiere.
La notizia arriva dall’incontro di quadrante ovest che si è tenuto settimana scorsa nella sede di Regione Lombardia a cui ha partecipato anche il Comitato Viaggiatori Trenord Nodo di Saronno con il suo portavoce Andrea Mazzucotelli che ha subito condiviso la notizia con gli altri viaggiatori.
Il problema era noto e proprio poche settimane fa pendolari, ma anche residenti del quartiere della stazione, avevano chiesto un intervento. La criticità della zona, come detto, è ormai nota: il piccolo parcheggio situato proprio davanti all’ingresso posteriore dello scalo ferroviario centrale, ospitava una ventina di stalli per auto e ciclomotori fino a quando, nel 2014, non era stato utilizzato come base per il cantiere che ha realizzato il nuovo Retrostazione, il binario tronco in cui si attesta la linea Saronno-Albairate e la riqualificazione dell’ex scuola media Luini. In realtà però l’area di cantiere non era mai stata smantellata. Era rimasta una recinzione con copertura rossa che spesso veniva danneggiata dalle intemperie e la zona era diventata un ricettacolo di rifiuti di ogni tipo. Semplice la richiesta dei pendolari: rendere di nuovo fruibile lo spazio chiudendo definitivamente un cantiere che non ha più motivo di esistere. Una richiesta rinnovata negli ultimi dopo che nella zona è stato dato uno sbocco a viale Escrivà che da qualche settimana non è più una via chiusa ma porta proprio in via Ferrari e via Luini. Una prima risposta è arrivata con la riduzione del cantiere.
(foto: pagina Facebook Comitato Viaggiatori Trenord Nodo di Saronno)
28052017