Festa 2 giugno, Sac chiede al sindaco di fare dietrofront
“Settantuno anni fa nasceva la Festa della Repubblica italiana – ricorda il consigliere comunale e presidente di Sac, Paolo Strano – E’ una giornata celebrativa nazionale istituita per ricordare la nascita della Repubblica e da allora, ogni anno, questa festa la si celebra nel migliore dei modi. Quest’anno il nostro sindaco Alessandro Fagioli ha deciso di non celebrare questa ricorrenza che ha dato la libertà ad ogni cittadino italiano. Saronno al centro non condivide questa scelta anche perché le motivazioni addotte risultano pretestuose”.
Prosegue Strano
Il sindaco ha dichiarato:”La città nell’ultimo mese ha già subito troppi attacchi di varia natura. Per questioni di ordine pubblico e trattandosi di attività rinunciabile in quanto non prevista dai cerimoniali si è scelto di non effettuare cerimonie, che come previsto sono invece organizzate nel capoluogo di provincia”.
La preoccupazione di cosa? Di pochi facinorosi che, a ogni occasioni, decidono di fare danni qualsiasi governo ci sia nella città. Se pensiamo che tutta l’Europa è di fatto sotto assedio del terrorismo, che semina morte e distruzione, cosa dovrebbero fare i governanti? Chiudere le frontiere e barricarsi in casa? No, non possiamo condividere questa scelta che non ci appartiene, proprio nel nome della libertà individuale. Le motivazioni non devono essere un pretesto per negare ai saronnesi di… fare festa come sono abituati da ben oltre mezzo secolo. Ci auguriamo che la decisione venga revocata dallo stesso sindaco e non troviamo giusto l’alternativa di andare nel capoluogo di provincia a festeggiare questa ricorrenza. I Telos saranno felici di festeggiare la loro vittoria a tavolino, con la decisione di annullare la festa del 2 giugno.
Su ilSaronno anche le prese di posizione dell’europarlamentare Lara Comi, di Luciano Silighini Garagnani de L’Italia che verrà, e del sindaco emerito Pierluigi Gilli; e di Francesco Licata del Pd.
01062017