Valioni lascia la Commissione: “Metodi offensivi e da presa in giro”
SARONNO – Con una dura nota l’ex vicesindaco Valeria Valioni lascia la commissione mista affari generali e servizi sociali. Un testo decisamente duro diretto al presidente della commissione Riccardo Guzzetti e a quello del consiglio comunale Raffaele Fagioli.
Ecco il testo integrale della missiva
Egregio Presidente
Indirizzo a Lei questa nota data la carica da Lei rivestita, ancorché non sia stato dato di conoscerLa, non avendo Lei mai partecipato ad alcuna delle numerose ed impegnative riunioni della Commissione di cui è stato nominato Presidente; metto quindi in indirizzo anche il presidente del consiglio che nella sostanza ha rivestito tale ruolo.
Rassegno le dimissioni dai lavori di una Commissione che, pure avendo lavorato con impegno e serietà, con tutta evidenza è stata considerata da codesta Amministrazione un passatempo per perditempo, nella migliore delle ipotesi, ovvero una presa in giro dei suoi componenti, nell’ipotesi più probabile.
Le modifiche del regolamento vigente, approvate nel l’ultimo consiglio comunale del 2017, che resteranno in vigore anche dopo l’approvazione da parte del consiglio del nuovo regolamento (il cui testo è stato discusso in commissione), non sono state presentate ai commissari, pur rappresentando nei fatti la modifica più significativa e sostanziale dell’apparato regolamentare.
In sostanza ci “avete intrattenuto” con gli antipasti mentre altrove si preparava cucinava e serviva il piatto forte. Senza entrare nel merito delle più che discutibili modifiche apportate con questo “blitz” (così giustamente definito dalla stampa locale) che rappresentano, a mio parere, un vulnus alla democrazia , attuato attraverso la riduzione della possibilità di espressione delle minoranze, il metodo perseguito è offensivo nei confronti dei componenti della Commissione.
Non sussiste più, da parte mia, la necessaria fiducia a collaborare ad un democratico ed aperto confronto, pur nelle differenze e nei distinguo, che deve caratterizzare i tavoli di lavoro. Non confido più nella correttezza degli interlocutori, di cui è stata dimostrata la doppiezza e l’inaffidabilità. Rassegno pertanto immediate ed irrevocabili dimissioni dalla Commissione nella quale ero stata nominata.
15012018