Rianimazione, investimenti, lettera dei sindaci: Porfido fa il punto sull’ospedale
SARONNO – “La situazione è sempre difficile, c’è un equilibrio precario ma stiamo facendo tutto il possibile per gestire la situazione”. Sono le parole di Eugenio Porfido, direttore generale dell’Asst Valle Olona che gestisce l’ospedale di Saronno che fa il punto degli interventi per far fronte alle carenze di personale del reparto di terapia intensiva del presidio di piazzale Borrella.
Sul fronte degli interventi tampone per ovviare ai problemi della rianimazioni Porfido traccia un primo bilancio: “Abbiamo trovato una cooperativa per coprire dei turni aggiuntivi in sala operatoria ed è in fase di preparazione il capitolato tecnico per la copertura delle guardie di rianimazione. Avevamo già previsto dei turni aggiuntivi pagati per il personale”. Interventi che certo non risolvono l’annoso problema rimarcato anche dal personale in occasione di una recente mobilitazione: “Ci sono delle carenze che non riguardano solo il presidio saronnese, la nostra azienda ma tutto il settore e facciamo il possibile per far fronte alla situazione complessa”. Si stanno ultimando i bandi per il ruolo di primario del Pronto soccorso e di Medicina come del resto ha ricordato l’assessore regionale al Welfare Letizia Moratti.
Malgrado l’emergenza covid dentro l’ospedale avanzano i cantieri:”Sono in corso i lavori di messa in sicurezza dell’impianto anti-incendio e procedono anche quelli di ristrutturazione dell’ottavo e del nono piano”. Ricordando gli ultimi investimenti fatti a Saronno ossia l’arrivo della tac, della risonanza e della nuova diagnostica del pronto soccorso, Porfido ricorda il prossimo maxi intervento di cui si stanno gettando le basi: “E’ in corso la gara per l’assegnazione della progettazione del rinnovato padiglione marrone. La strada è quella degli investimenti e dalla copertura delle posizioni”.
E in merito alle preoccupazioni dei 19 sindaci che hanno firmato la lettera del sindaco Augusto Airoldi e Paolo Pavan sul futuro dell’ospedale? “Non c’è nessuna intenzione di chiudere o ridimensionare il presidio di Saronno. La situazione è difficile e stiamo facendo il possibile per rispondere alle diverse esigenze. Capisco le preoccupazioni, le abbiamo anche noi che operiamo nel settore, ma stiamo facento tutto quello che si può fare per far fronte alla situazione”.