Cedro Gb Grassi, Legambiente sostiene docenti e studenti: “Il verde ha lo stesso valore educativo delle aule”
SARONNO – Continua la mobilitazione per salvare il cedro del Libano che si trova all’interno del giardino del liceo Gb Grassi.
Tutto è partito dalla mobilitazione di una quarantina di docenti a cui si sono aggiunti oltre 250 studenti che hanno chiesto alla provincia, proprietaria dello stabile di tutelare la pianta con un diametro di oltre 3 metri presente nel cortile dell’istituto di via Croce che dovrebbe, secondo i programmi, essere abbattuta nelle prossime settimane per il progetto di ampliamento della sede della scuola superiore con la creazione di 4 nuove aule.
Alla mobilitazione di chi vive l’istituto si è aggiunta, lo scorso 8 febbraio, anche quella di Ambiente Saronno circolo cittadino diLegambiente che ha scritto a Provincia di Varese.
“Come voi, siamo venuti a conoscenza della petizione sottoscritta dagli studenti e dal corpo docente del Liceo Scientifico G.B. Grassi di Saronno perché vengano preservate e rispettate tutte le piante presenti nello spazio interno della scuola durante i lavori di ampliamento dell’edificio; in particolare ci riferiamo alle due conifere di grandi dimensioni: il cedro del Libano ed il pino. I diretti interessati hanno infatti evidenziato
che queste piante “sono insostituibili per la loro bellezza e per la loro funzionalità, sia nel contesto naturale che urbano” .
Gli ambientalisti hanno effettuato delle ricerche: “Abbiamo altresì preso nota del vostro riferimento, nella determinazione n.2364 del 1/12/2022 – Area tecnica Settore Servizi Amministrativi di supporto all’Area -, all’art.17 del regolamento UE 2020/852, che definisce gli obiettivi ambientali tra cui il principio di non arrecare un danno significativo (DNSH), ed alla Comunicazione della Commissione UE 2021/C 58/01.
Come Ambiente Saronno OdV condividiamo pienamente le preoccupazioni e le istanze segnalate da docenti e studenti del Liceo G.B. Grassi in relazione al progetto architettonico, che invece non tiene conto dell’impatto sull’ambiente degli interventi prospettati, sacrificando un’area verde che ha lo stesso valore educativo di aule, laboratori, palestre di cui condividiamo comunque la realizzazione secondo quanto prospettato dal Pnrr”
Da qui l’appello: “Il conseguente consumo di suolo, l’abbattimento di alberi di particolare pregio, l’assenza di una previsione di pannelli solari tesi a mitigare il maggior consumo energetico ci inducono a chiederVi di accogliere quanto richiesto dai giovani studenti del Liceo, che si sono dichiarati “non disponibili a compromessi” e che rappresentano a pieno titolo la Next Generation, rivedendo e rimodulando il progetto iniziale da Voi proposto, in modo da salvaguardare “un giardino come quello del Liceo che non ha uguali in alcuna scuola saronnese”.
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