La proposta, Fiab Saronno: “Ritorniamo al 30 all’ora in tutta la città”
10 Agosto 2023
SARONNO – La proposta viene da Fiab Saronno, l’associazione dei ciclisti saronnesi, che chiede di tornare in città al limite del velocità ribassato che era in vigore qualche anno fa, di 30 chilometri orari massimi.
“Città 30, questione di coraggio” dicono dalla Fiab, che poi spiegano le motivazioni: “La ragione dei 30 chilometri orari è chiara, ma forse bisogna continuare a spiegarla. Se si vuole migliorare la sicurezza e salvare delle vite la scelta giusta è quella di ridurre la velocità delle automobili. La velocità è la chiave di tutto, della sicurezza, dell’inquinamento, della qualità urbana, e non produce alcun effetto negativo. L’idea che le città funzionino peggio con il limite a 30 all’ora è sciocca. Infatti, la velocità media nel traffico urbano durante il giorno è tra 20 e 25 chilometri orari. Vuol dire che, in auto, si sta molto tempo fermi e si accelera tra uno stop e l’altro. Il tema della velocità è solo culturale, se non addirittura emotivo; non esiste alcun elemento razionale che possa dimostrare l’utilità dei 50 all’ora in città. Il timore nel procedere verso la città 30 non è tecnico, è solo politico. Sindaci, parlamentari e ministri hanno paura di impegnarsi su un tema che ritengono secondario e su cui corrono il rischio di perdere consenso. Per questo vanno applaudite e incoraggiate le iniziative di quegli amministratori che hanno deciso di rendere le loro città”.
(foto archivio: via Marconi di Saronno qualche anno fa a 30 all’ora)
09082023
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Commenti
Fate Intelligentemente Altre Battaglie ha detto: Perché non 20 km/h?? Ancora più sicurezza…anzi no aboliamo tutti i mezzi di locomozione sia a motore a scoppio che elettrici, andiamo in giro tutti solo a piedi con monopattini o a piedi…idee straordineeeeerie
Rispondi Carita77 ha detto: E comunque sono sicuro che nel momento in cui diventerà’ obbligatoria targa e assicurazione per biciclette con tanto di casco obbligatorio … Molte tutine le vedremo meno in giro…
E delle piste ciclabili rimarranno solo le erbacce che ci cresceranno sopra…
Anonimo ha detto: ancora con questa storia !!!! poi chiedo per un amico… e chi controllerebbe chi va a 30 km/ora ??
La Polizia Locale che brilla per la sua assenza ? MA BASTA !!!!!!
jurynet ha detto: Puramente ideologico, altrimenti non si spiega come mai esplicite richieste di strumenti di contenimento del traffico, laddove realmente necessari (Cassina Ferrara, zona cimitero/Parco del Lura), rimangano tristemente disattese…
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Esatto, ma sa perché?! I vertici FIAB Saronno sono tutti residenti in zone centralissime della nostra cittadina….controllare per credere
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Anonimo ha detto: Iniziamo a multare i ciclisti che in presenza di pista ciclabile accanto alla carreggiata stradale non la usano.
Rispondi Anonimo ha detto: Ma la FIAB nella sua perenne crociata contro gli automobilisti cosa pensa dei ciclisti che puntualmente occupano la carreggiata quando a fianco c’è la bellissima, tanto sbandierata e voluta pista ciclabile?
O dei ciclisti che pedalano al cellulare, o in due o tre affiancati, con le borse della spesa attaccate al manubrio? Il rispetto del codice della strada deve continuare a essere rispettato solo da chi ha una targa sul veicolo?
Paolino ha detto: Sono stufo di ripeterlo: meno incidenti si avranno quando anche i ciclisti rispetteranno il codice della strada che, giova ripeterlo, vale anche per loro e non solo per i mezzi a motore.
Rispondi Anonimo ha detto: Quanti commenti, forse troppo simili per essere di più persone. Chissà cine faranno nella paleolitico Germania dove il 30km sono la normalità. Tra l’altro più studi innue dimostrano che il limite 30 porta riduzione inquinamento e soprattutto al quasi azzeramento dei morto in città per incidenti stradali
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Anomimo ha detto: Più che di coraggio è una questione ideologica: i 30 all’ora hanno già tristemente dimostrato tutta la loro inutilità, è stato il più grande fallimento di tutti i provvedimenti demenziali della peggiore amministrazione di questa città (per fortuna passata) che nessuno rimpiange.
Rispondi Anonimo ha detto: FIAB e i 30kmh: logorati ma mai domi, anche quando l’aver già sperimentato in passato nell’umano errare, oggi diabolico è tornare a perseverare.
Rispondi Anonimo ha detto: Ma se poi un monopattino o una bici elettrica vanno più di 30 km ora, come facciamo?
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basta anche una semplice bici tradizionale e un minimo sindacale di allenamento per superare tranquillamente i 30
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Anonimo ha detto: Siamo a Saronno e non al festival di SanRemo, altrimenti canteranno tutti:
– Ricominciamo
– Nostalgia canaglia
…..
Anonimo ha detto: I tempi e gli scenari sono cambiati dall’ultimo cartello dei 30 km a Saronno: una nostalgica proposta fatta da chi non si rassegna!
Tra non molto, per andare in bicicletta, ci vorrà patentino, targa, assicurazione e casco, come un normale veicolo che circoli sulla strada.
Qualcuno vi ha informati chi è il ministro dei trasporti e infrastrutture? No? Vabbhe, Casali, attiviamo allora i canali della comunicazione con la Fiab. :)?
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Che le biciclette/monopattini vengano “parificate” con le automobili mi va benissimo. Soprattutto perchè sarà fatto nel nome della Europa
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Anonimo ha detto: Ma dobbiamo davvero ricominciare daccapo?
Ma anche basta con questo delirio, metti i cartelli, fai la segnaletica (tanto pagano i cittadini), poi cambia amministrazione e togli i cartelli, cancella la segnaletica (tanto pagano ancora i cittadini): altri pensieri di come spendere i soldi pubblici proprio voi di Fiab non ne avete?
Anonimo ha detto: Proposta folle ed indecente: Saronno l’ha già fatta in passato in maniera fallimentare per poi alla normalità dei 50km, salvo mantenere i 30km in vie e zone specifiche.
Ci sono le piste ciclabili per la salvaguardia dei ciclisti, poi lasciamo spazio anche alle auto, per favore!
Anonimo ha detto: E i vostri monopattini? Non limitiamo anche loro a 30 Km/h? Non li blocchiamo quando vanno sui marciapiedi, quando vanno contromano o quando sono in due su un monopattino? Oppure è sempre e solo colpa degli automobilisti?
P.S. – il discorso fatto per i monopattini vale anche per le biciclette.
