Visto da Varese: Torna l’ora solare ma i giorni si fanno più bui
29 Ottobre 2023

di EZIO MOTTERLE
Rimesso a posto anche lo scorrere del tempo (la notte scorsa siamo tornati come previsto all’ora solare) non resta che fare i conti con la tradizionale e progressiva immersione nel buio di fine anno. Fino al 21 dicembre notti sempre più lunghe, poi la svolta con la graduale ricrescita della luce. Segni di una consolidata normalità astronomica che pare aver spazzato via di colpo dubbi e angosce meteorologiche che ci hanno accompagnato per lunghi mesi, da prima a dopo l’estate. Mentre si riprende a vestire pesante, tra piogge insistenti e mattinate nebbiose, affiorano già nel cuore dell’autunno le prime nostalgie del solleone tanto a lungo deprecato per il clima rovente. Pur sottovoce intanto, dati i tempi che corrono, si inizia a parlare di un Natale ormai prossimo, carico di incognite come e forse più di quanto accadde anche dalle nostre parti al tempo del covid. Crisi economica, povertà crescente, popoli in guerra, davvero problematico ritagliare angoli di serenità. Natale d’altronde arriva e se ne va,
nel segno di un tempo che fugge sempre più rapido, incurante delle esigenze di uno stop richieste dalle vite di ognuno. Godiamoci dunque, per quel che vale, questa ora di tempo recuperata stanotte. Senza consegnarla acriticamente al sonno come da slogan ormai abituale (“Dormiremo un’ora in più” ma c’è chi ha fatto diversamente) ma tesaurizzandola come prezioso fardello, ricordando peraltro che si tratta di pura compensazione dell’analoga sottrazione di sei mesi fa, Chi vuol esser lieto sia, comunque. Sullo sfondo c’è pur sempre un ponte per distrarsi, e stavolta un super-ponte, quello di Ognissanti, che per molti – al netto dei guai di ciascuno – significherà aria di festa per una settimana intera. Non ci sarà più il solleone, nemmeno le mutazioni climatiche potrebbero tanto, ma basterà un tempo appena in linea con la stagione per aprire le porte a un mini-esodo verso monti e anche mari. Clima forse meno favorevole per il successivo ponte dell’Immacolata, poi saranno le Feste con la effe maiuscola a riaprire i conti nell’anno che verrà, Col tempo che fugge, costringendo un po’ tutti a progettare un domani senza troppe certezze. Tranne forse l’ora legale, cui dovremo consegnare il prossimo 31 marzo i sessanta minuti recuperati stanotte. Tempus fugit, appunto.
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