Tribunale, no alla sorveglienza per Cello
VARESE – Il tribunale ha respinto la richiesta presentata dalla Questura di sottoporre Cello, attivista del centro sociale Telos, alla sorveglianza speciale. La notizia si è diffusa nella mattinata con un tam tam sui social network dei ragazzi che gravitano intorno al centro sociale cittadino e tra i sodalizi che nelle ultime settimane hanno espresso la propria vicinanza e solidarietà al giovane.
Soddisfatto l’avvocato Gabriele Fuga che ha difeso il saronnese:”Martedì mattina in aula abbiamo approfondito i contenuti della richiesta della Questura. Abbiamo sottolineato come negli episodi di cui si fa riferimento nella documentazione siano stati sottacciuti degli elementi (come l’assoluzione, nel processo per direttissima, dall’accusa di furto) che cambiamo completamente la lettura di alcuni fatti. Al ragazzo è stata poi contestata l’attività svolta a Saronno a partire dalla presenza di manifestazioni non autorizzate. Evidentemente però il tribunale non ha ritenuto provata la pericolosità sociale”. Per conoscere con precisione le motivazioni della decisione del tribunale sarà necessario attendere.
La notizia arriva al termine di un mese decisamente intenso per il centro sociale ormai itinerante che ha organizzato diversi momenti per far sentire il proprio “no” alla sorveglienza speciale: dall’incontro alla sala Nevera a cui ha partecipato l’avvocato Gabriele Fuga, al corteo di sabato pomeriggio nel centro di Saronno fino al presidio di martedì mattina al tribunale di Varese.
30012015
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Commenti
Silenzio! Almeno questa volta, evitate di dare aria alla bocca.
La sorverglianza, per certi elementi, è il minimo.
Un vero peccato!
ma chi se ne frega!!! … smettiamo di dare risonanza a questa figura di “altissimo spessore”.
Ottimo!
La sorveglianza speciale è per mafiosi o persone REALMENTE pericolose e NON può essere utilizzata a caso come deterrente per i movimenti sociali.
ma che figuraccia Questore Messina!