Saronno, abbattimenti in via Monte Santo. Casali: “Nell’ultimo biennio 80 piante uccise dalla siccità”
SARONNO – Sono molti i saronnesi che negli ultimi giorni hanno notato i giardinieri al lavoro in via Monte Santo, nell’area verde all’angolo con via Marconi. Armati di motoseghe hanno tagliato diverse piante. Qualcuno ha ipotizzato gli alberi fossero pericolanti a causa del temporale della scorsa settimana che ha messo ko diverse piante in via Amendola e via Piave.
In realtà si tratta di abbattimenti richiesti dall’agronomo comunale e realizzati dall’azienda che cura il verde in città. A spiegarne la motivazione l’assessore all’Ambiente Franco Casali: “Purtroppo per la siccità dell’anno scorso e parte di quest’anno sono morte oltre 80 piante. Quindi stiamo provvedendo a tagliarle. L’ operazioni avvengono gradualmente in relazione alla pericolosità e disponibilità delle imprese”.
Sempre l’assessore alla partita aveva spiegato gli ultimi abbattimenti quelli realizzati in via Buraschi: “Erano piante provate e danneggiate che sono state rimosse per motivi di sicurezza”. Prima ancora l’assessore aveva presentato un piano verde che prevede abbattimenti di piante malate o instabili con la successiva piantumazione dello stesso numero di essenze. Casali ha garantito una particolare attenzione per la sostituzione delle piante mancanti nei viali alberati come ad esempio in via Varese dove l’Amministrazione vorrebbe posizionare i platani mancanti.
Vuoi ricevere le principali notizie in tempo reale?
Su Whatsapp invia il messaggio “notizie on” al numero + 39 3202734048
Su Telegram cerca il canale @ilsaronnobn o clicca su https://t.me/ilsaronnobn
C’è anche la newsletter: clicca qui per info e iscrizione
Lascia un commento
Commenti
Agronomo, passa in via Filippo Reina, al primo temporale serio, un paio di ciliegi vengono giù e speriamo non intesta a qualcuno.
Piantate delle palme
Posso sapere quando Casali avrebbe detto queste cose? Non mi risulta
Più che dalla siccità in se, le piante sono state uccise dalla insufficiente manutenzione dell‘Assessorato (in)competente che negli anni e nelle giunte si sono succeduti. È più facile e lucrativo tagliare gli alberi, ed in questo l‘attuale Agronomo si sta distinguendo piuttosto che dotare la città di un adeguato sistema di irrigazione come le altre città ( ad esempio Milano) hanno da tempo realizzato. In ogni caso attendiamo, al di là del solito chiacchiericcio, il catasto ed il bilancio del patrimonio arboreo della città. La mancata realizzazione e pubblicazione sono perlomeno sospetti.
-
Sono veramente invidioso di tutte queste persone che sanno così tanto, io a malapena mi ritengo competente del lavoro che faccio da oltre trent’anni e vedo persone che un giorno sono virologo, un’altro meteorologi, più agronomi… Accidenti, probabilmente in passato non ho studiato a sufficienza
-
Quindi sarebbe opportuno leggersi“ progettazione del verde urbano per contrastare i cambiamenti climatici“ del prof. Noe in Botanica ed Arboricultura, Politecnico Milano.
-
Esattamente quello che volevo dire, uno legge un libro e si sente uno scienziato. Io personalmente se ho mal di denti vado dal dentista, se non mi va la macchina vado dal meccanico. Mai il contrario, ma soprattutto non mi sognerei di dirgli come fare il loro mestiere neppure se avessi letto un libro di Enzo Ferrari o di medicina
-
-
-
condivido
-
Mi spiace ma un sistema di irrigazione per piante adulte per quanto a volte preziose è sinceramente un uso dell’acqua errato, fatto salvo partcolari situazioni e luoghi. In ogni caso l’anno scorso non è stata solo la mancanza d’acqua a determinare la morte di alcune piante, ma anche il persistere costante di temperature molto elevate. Una pianta normalmente oltre a una certa soglia di temperatura (se non ricordo male intorno ai 35 gradi, ma credo possa variare) interrompe la fotosintesi (ovvero il suo processo vitale) in quanto non più conveniente (gli “costa” di più del guadagno, per sintetizzare), quindi avvia tutta una serie di strategie per sopravvivere, la prima delle quali è perdere le foglie (ecco perché anche in agosto a volte vediamo tante foglie per terra). L’anno scorso la situazione di caldo anomalo è durata da maggio ad agosto, e ha determinato uno stress eccessivo per molte piante, probabilmente già intaccate da qualche malattia o in sofferenza. Ovviamente la mancanza d’acqua non ha aiutato, ma non è sempre l’unico fattore. Non voglio giustificare nessuno, ma è impensabile di mettere un sistema d’irrigazione ovunque in città o nell’area del parco Lura ad esempio. Diverso il discorso sul monitoraggio e il mantenimento di un registro, si può sempre migliorare.
Casali ma la cura del verde in città? Cosa è stato fatto o non fatto per salvate le 80 piante?
Nell’attesa del XXII° secolo, quando la Terra tornerà un giardino o sarà un deserto definitivo, solo gli alberi possono salvare le città da queste infernali bolle di calore.
Fate a piedi Via Manzoni dai Carabinieri alla Posta e poi proseguite sotto il viale alberato fino quasi a Piazzale Borella; capirete così la differenza a luglio tra una strada di solo cemento e una tutta alberata.
Alberi, alberi, alberi ovunque, senza guardare in faccia a nessuno.
Scusa ridicola.
Ben 8 abeti sanissimi, sempreverdi, come si può notare dai ceppi ancora visibili sul lato Sud del parco.
Quando a Saronno c’era la giunta Fagioli per Casali & C., in piena campagna elettorale, non si poteva toccare una foglia e tutti i suoi compagni occupavano strade e abbracciavano gli alberi di via Roma…. Bagolari intoccabili perché, in loro assenza, i saronnesi avrebbero magicamente smesso di respirare…
Adesso?
Di colpo le piante danno fastidio ai progetti ciclopedonali di Casali e si possono abbattere con il silenzio dei COMPAGNIAMICICHESIASTENGONODALMANIFESTARE…
Di colpo le piante si ammalano e, solo con il parere dell’ agronomo pagato dal comune, si possono abbattere prima di tentare di salvarle…
Che brutta cosa la fame di CADREGHINO!!!!
E viale amendola al matteotti? Per un bel tratto, non c’è più un viale con la nuova pavimentazione…
Per gli alberi, non è solo questione di caldo o malattie ma anche di progetti che non considerano di conservare/aumentare il verde che ci serve x vivere
Green solo a parole, non si poteva bagnare?