Addio Terzuolo, il saluto dell’Unitre con Laura Succi
SARONNO – Pubblichiamo integralmente la nota letta da Laura Succi presidente dell’Unitre Saronno durante i funerali di Giovanni Terzuolo, presidente onorario e fondatore del sodalizio.
Sono qui a portare il mio dolore e il mio abbraccio personale a Carlo per la scomparsa del padre: Giovanni Terzuolo. E insieme a me ci sono tutti gli amici del Direttivo di Unitre, i Docenti, i collaboratori e tutti i soci, le migliaia di persone che in questi 27 anni di Unitre hanno potuto accedere a cultura, informazione, socialità, scambio.
Giovanni era padre per Carlo, ma era un padre anche per tutti noi, fin dal lontano 1992 quando, con una splendida intuizione, propose al Consiglio della Biblioteca, di cui facevo parte anch’io, di dare vita ad un’associazione di volontariato che portasse la cultura a tutti, ma in particolare a chi non aveva potuto accedere agli studi, e purtroppo in passato capitava spesso, e scelse Unitre, un’associazione internazionale della quale facciamo parte ancora oggi.
Nel corso degli anni Unitre ha visto numerosissime iniziative proposte da Giovanni Terzuolo, improntate alla tutela dei più deboli, degli anziani, ad es. il testo “L’anziano come soggetto meritevole di tutela”, il suo lavoro sull’amministratore di sostegno, ma anche alle regole e alle leggi che governano la nostra vita, dal “decalogo per costruirsi solidi principi” ai lavori sulla costituzione e sullo Statuto Albertino. Importante e molto seguito il percorso dal titolo “Religioni e culture per un nuovo umanesimo”, sul tema interreligioso tanto attuale anche ai giorni nostri. Questi studi venivano poi riportati all’interno del corso di diritto che ha tenuto ogni anno a partire dal primo anno in cui Unitre iniziò la sua attività.
Io personalmente devo molto a Giovanni, trovandosi costretto ad abbandonare la presidenza scelse me per la successione. La proposta mi spaventava, dover sostituire un uomo di quella levatura, temevo il confronto, poi pensai che se aveva tanto insistito probabilmente mi riteneva capace e quindi mi fidai del suo giudizio e accettai. Da allora io ho sempre potuto contare sul suo consiglio, sul suo rigore e sulla sua competenza giuridica, ma non ho mai dovuto temere la sua interferenza, c’è stato sempre un grandissimo rispetto delle scelte mie e del Direttivo, al quale partecipava regolarmente come presidente onorario.
Era un uomo che amava la vita, nonostante l’età ancora lucidissimo, galante e cortese con le signore, partecipava con grande piacere ai nostri incontri conviviali e questo spiega lo stupore e lo sconforto che ha colpito tutti. Mi piace ricordarlo in occasione dell’inaugurazione dell’a.a. lo scorso 23 settembre, la ventesima inaugurazione che facevamo insieme, porterò con me le parole di affetto e di stima che ha avuto nei miei confronti, le aveva sempre, ma questa volta l’ho sentito più vicino, e lo spirito con cui ha salutato tutti con il motto che sarà sempre il nostro, perché gli dobbiamo l’impegno : sempre più, sempre meglio.
15102019
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Commenti
Spiace non essere stato presente alle esequie del Prof. Terzuolo in quanto immobilizzato a causa di ferite subite per un incidente stradale avvenuto nello stesso giorno in cui con il Professore abbiamo vissuto distesi su un letto ospedaliero le ore di attesa nell’astanteria del pronto soccorso cittadino per essere curati adeguatamente. Esprimo personalmente il mio profondo cordoglio al figlio e alla famiglia UNITRE. Colgo l’occasione per proporre al Direttivo dell’Università delle Tre Età di intestare a Giovanni Terzuolo questa realtà culturale cittadina molto apprezzata e concreta nelle sue finalità costitutive.