Pgt, le proposte di Confcommercio, Busnelli: “No a medie e grandi strutture di distribuzione e all’allargamento della ztl”. Essenziale l’ex Isotta
27 Giugno 2023

SARONNO – Il presidente Andrea Busnelli con i consulenti architetto Giorgio De Wolf e avvocato Antonio Chierichetti ha presentato stamattina l’atto di proposta di Confcommercio Ascom Saronno in merito alla variante generale del Pgt del Comune di Saronno.
Il documento è stato presentato lo scorso 22 maggio, nei tempi previsti, ma da parte dell’associazione di categoria c’è stata la forte volontà di condividere le sue proposte con l’intera città: “Confcommercio non ha mai fatto mancare il proprio contributo alla vita e alle sfide cittadine – ha esordito Andrea Busnelli – e certo non potevamo mancare in questa circostanza”.
Il presidente è partito rimarcando come il periodo di crisi appena concluso, quello della pandemia, abbia dimostrato ancora una volta quanto “il ruolo dei negozi di vicinato e del commercio siano essenziali per la vita della città. Una città senza commercio è una città morta: tutelare il commercio in una città come Saronno significa tutelare un tassello importante della vita cittadina. Anche perchè negozi e mercato sono parte della struttura vitale della città”.
“Non abbiamo presentato delle osservazioni – ha spiegato Chierichetti – ma un atto di proposta che Confcommercio fa al Comune in ordine a quello che saranno i contenuti al Pgt. Sono proposte che arrivano dal nostro ruolo e dalla nostra conoscenza della città. Intervenire in questa fase ci legittima anche per il parere che daremo prima dell’adozione e dalle successive osservazioni. Intervenire quando il piano è pronto vale solo per aspetti secondari. Noi vogliamo contribuire su aspetti strutturali come può fare un’associazione di categoria”.
Il tema cruciale individuato da Confcommercio è il no ad una nuova media e grande distribuzione a Saronno: “Dentro il nuovo Pgt ci deve essere esclusione di strutture commerciali sia di medie sia di grandi dimensioni – riassume Busnelli – lo spieghiamo con dei numeri perchè abbiamo un territorio che è saturo sotto questo punto di vista. Non ci riferiamo solo a Saronno ma ragioniamo sull’intero comprensorio”. Busnelli guarda avanti: “Bisogna considera anche il centro commerciale di Arese che ha già la sua influenza su Saronno oggi con una cubatura di 48 mila metri quadri. Se si pensa che si arriverà a quasi 90 mila è facile capire come sia un aspetto che non può che impattare anche nella nostra città”
Tra gli aspetti presi in considerazione anche la mobilità e la viabilità: “Se i collegamenti con Milano e Malpensa sono ottimi quelli del trasporto su gomma sono decisamente difficili. Basti citare come in certi orari il centro sia difficilmente raggiungibile visto che i principali assi, la Varesina e la Saronno-Monza, sono spesso intasati. Già oggi le medie e grandi strutture creano problemi di traffico ed accessibilità prevederne di nuove non è pensabile”.
“Quelle presentate nel documento sono proposte – ha chiarito De Wolf – che non formuliamo solo per il mondo del commercio ma che siamo arrivati a fare valutando gli equilibri della città e di tutte le sue parti. Vista la consistenza dell’offerta già presente su Saronno e sull’area intorno alla città chiediamo di non dare spazio a superfici medie e grandi di distribuzione ma di privilegiare, ad esempio nella riqualificazione delle aree dismesse, altre funzioni. Come? Puntando ad una nuova industria ad alta tecnologia. Non siamo contrari a prescindere alla grande distribuzione ma siamo partiti da analisi dei dati. Oggi a Saronno c’è una grande struttura di vendita e 34 di medie dimensioni a cui si aggiunge tutta l’offerta del comprensorio”
Insomma un ragionamento sulle necessità e sulle possibilità di crescita che si ripropone anche sul futuro dell’ex Isotta Fraschini: “Fosse arrivata l’accademia di Brera sarebbe stata la scelta migliore – ha ripreso il presidente Busnelli – con funzioni residenziali e servizi alla comunità. Questa opportunità sappiamo che è svanita quindi è essenziale che la revisione di questo Pgt avvenga definendo cosa si vuole in quell’area”. E rimarca: “Se si unisce le grandi dimensioni dell’ex Isotta con la sua posizione centrale si capisce facilmente quando sia cruciale per il futuro della città. E’ il Pgt che deve dare giusta direzione”.
Tra i temi anche quello della Ztl: “Ragionare su ulteriore ampliamento della ztl non è la direzione giusta. Bisogna invece pensare ad una nuova viabilità per migliore la vivibilità dell’area centrale affrontando i temi, per residenti ed attività commerciali come per i visitatori, dell’accessibilità e del piano parcheggi”.
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Commenti
e caro Busnelli, forse non lo sa, ma quel DE WOLF dell’articolo è lo stesso che ha scritto il PGT che vorreste cambiare, si proprio quel PGT con le medie strutture di vendita, che non vi vanno.
cara confcommercio, se la vostra condivisibile valutazione circa la satirazione da supermercati a Saronno l’aveste fatta ai tempi del Fagioli, magari ne avremme 5 di meno.
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e se facciamo fare a questi piste ciclabili e ZTL ovunque, poi ci lamentiamo che i piccoli negozi chiudono…
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A Stoccarda, cotta che frequento costantemente, praticamente e quasi impossibile girare in macchina e i negozi sono tutti vivi e vegeti… Ma non solo a Stoccarda, anche nei piccolo comuni attorno a Stoccarda è la stessa cosa
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