Il sindaco ci riprova: denunciati i Telos per danni
SARONNO – Raffica di denunce per i militanti ed attivisti del centro sociale Telos: ne sono ormai abituati, stavolta l’iniziativa giudiziaria è partita dal sindaco leghista Alessandro Fagioli che ha chiesto alla procura di Busto Arsizio di procedere nei confronti degli anarchici per “danneggiamenti” a seguito dell’occupazione dell’ex centro per l’impiego di piazza Indipendenza avvenuta il 10 marzo scorso; in quel fine settimana il Telos aveva celebrato lì i propri otto anni di vita, con un concerto ed una mostra all’esterno, sulla recinzione del vicino cantiere edile. I muri erano stati coperti da graffiti ma l’iniziativa del Comune, che li ha fatti ritinteggiare, fa riferimento a presunti danni che si sarebbero verificati all’interno dello stabile dell’ex collocamento, dove si è tenuta la festa ed abbandonato da molti anni. Dopo le celebrazioni del weeend gli anarchici avevano lasciato spontaneamente lo stabile, situato nella zona pedonale del centro. Le indagini della polizia locale avrebbe consentito di identificare una dozzina degli occupati, sono loro i denunciati.
In passato l’edificio era stato già occupato dai Telos, un anno fa; e più volte anche da immigrati clandestini che l’avevano trasformato in dormitorio.
13042017
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Commenti
Ma sono proprio dei grafomani compulsivi! Dovrebbero rivolgersi al CPS
Gli edifici abbandonati non se lo fila nessuno ma quando li occupa qualcuno tornano improvvisamente importanti.
La causa di tutti i mali è un’intera generazione di genitori che mettono in disparte i figli propri e degli altri…che poi si trovano gli spazi altrove.
la magistratura non fará nulla contro di loro…come sempre. E la politica neppure. Tempo perso e soldi buttati.
Il 25 Maggio, mattina d’udienza del processo contro 18 Telos che nel 2014 contestarono Porro. Interessanti saranno le testimonianze delle forze dell’ordine che furono: insultate, spintonate e malmenate; finchè non dovettero, giustamente, caricare e fermare alcuni di questi ragazzotti che ora dovranno rispondere delle loro malefatte esagerate.
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con la speranza che le forze dell’ordine non vengano punite per aver reagito anziché prendersi insulti e mazzate in silenzio. gli esempi sono purtroppo molti (Genova docet)
Bisogna intervenire con maniere forti! Non fare finta di non vederli quando occupano e poi provare inutilmente a denunciarli.. Fagioli ci si aspettava di più anche sotto questo aspetto..
Gli edifici abbandonati, senza nessuna manutenzione nel tempo, subiscono dei danni?
Bisognerebbe denunciare ogni giorno chi danneggia e fa dei danni agli edifici e soprattutto alla comunità, direttamente o indirettamente.
Siamo tutti un po’ responsabili, non accaniamoci solo su una cosa, distribuiamo le forze anche per altro.
si pensa che costoro godano dell’immunità “centrosociale”
ma basta partecipare ad un loro sessione processuale per capire che a difenderli ci sono
avvocati con i cotrofiocchi lautamente pagati da chi se non mamma e/o papà?
dal ’68 la storia si ripete: quelli che ieri contestavano (e intanto si intascavano “gratis” le lauree) ce li ritroviamo (dall’altra parte) nelle aule di tribunale (…avvocati, giudici magistrati..)
e la classe politica che fa? quando va bene si gira dall’altra parte, altrimenti condanna i poliziotti ed martirizza i delinquenti
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sante parole…povera itaglia…
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Ce ne sono molti anche nelle scuole che insegnano con il 6 politico avuto nel 68.
Del resto chi sa fa chi non sa insegna.-
Il sei politico é un mezzo per non farti stare nella scuola a perdere tempo.La consapevolezza nel dire che la scuola è una fabbrica che ti deve abituare a farti sfruttare come un pirla. Io sono felice di aver avuto il sei garantito, i professori non usavano i voti come manganelli. Abbiamo imparato a conoscere insieme che lo stato ha bisogno di sudditi che obbedisce senza pensare.produci consuma crepa
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Ben detto ! Hai perfettamente ragione.
La legge è cambiata ora il Paparino deve spendere un po’ di soldini per il suo bimbo anarchico.
Hanno ragione i sinistri di sel, mi devo correggere: il giudice dà una pacca sulla spalla e porge le sue scuse se sei un delinquente del magreb o, se sei italiano, devi essere figlio di papà militante in un centro sociale.