Appello di Caritas a Fagioli: “Non ostacoli l’accoglienza”
La vicenda è nota: il primo aprile a Saronno avrebbero dovuto arrivare 32 profughi assegnati per un anno alla struttura in via Buozzi (ex sede staccata del Gb Grassi di proprietà delle suore della presentazione). In realtà l’arrivo è stto bloccato da alcune irregolarità denunciate proprio dal primo cittadino sulla destinazione dello stabile e su alcuni interventi eseguiti. Per sbloccare la situazione è arrivato l’appello del prefetto Giorgio Zanzi che ha chiesto alla città di Saronno di “trovare una soluzione per l’accoglienza” e quello di 15 associazioni cittadini.
La risposta è stata un gazebo per “dire no ai clandestini” ed una campagna di affissioni realizzata, da Doma nunch prima e della Lega Nord poi, contro il “business della falsa accoglienza”.
Nell’articolo de “La Repubblica” vengono riportate anche alcune dichiarazioni del primo cittadino Alessandro Fagioli che rimarca come la sua posizione sia condivisa dalla città per motivi di sicurezza “questi presunti profughi non sarebbero nemmeno siriani, ma uomini africani adulti, e con tutti i problemi di sicurezza, scippi, furti e spaccio che già ci sono, ecco, io credo che i saronnesi non sarebbero proprio contenti”, la responsabilità dello Stato “Non ce l’ho con la Caritas, ce l’ho con il governo, che ci ha convocato, assieme agli altri amministratori locali, per chiedere una collaborazione. Ma sui profughi noi rispondiamo che non ci sarà alcuna collaborazione. Abbiamo già i nostri problemi da risolvere” e il fatto di non volere i profughi nel quartiere scolastico “non ha niente contro la Chiesa” e che il problema sono “i maschi africani vicino alle scuole: non ce li vedo per niente bene”.
23042016